Abbazia di San Magno

A metà strada fra Monte San Biagio e Fondi, all’interno del Parco Regionale degli Ausoni, al limitare della piana, si erge il monte Arcano: ai suoi piedi il Monastero San Magno, sulla sua sommità il Santuario della Madonna della Rocca, che delimitano il Campo Demetriano degli antichi romani, la Valle dei Martiri dei cristiani.
Fu infatti nella seconda metà del III secolo che questi luoghi furono teatro di un episodio della più feroce delle persecuzioni degli imperatori di Roma, quella di Decio. Un numero straordinario di cristiani, con San Magno e San Paterno, che si rifugiavano negli anfratti del monte per sfuggire all’esecuzione dell’editto, scoperti, testimoniarono la loro fede sacrificando le loro vite. I resti dei martiri furono custoditi per secoli nell’edificio romano che sorgeva sulla sorgente del fiume Licola.
Il luogo del martirio fu presto oggetto di venerazione e molti seguaci della nuova religione vi si ritiravano in solitudine, favoriti dalle condizioni ambientali di questa felice contrada.
Fintanto che Onorato, come testimonia papa Gregorio Magno dei suoi Dialoghi, nei primi decenni del VI secolo costituì in quel luogo una vera e propria comunità dedita alla preghiera e al lavoro. In seguito il monastero, seguendo la regola benedettina, dipenderà da Montecassino. Il Monastero San Magno conosce un successivo periodo di rinascita con l’ampliamento fatto dai principi di Fondi negli ultimi decenni del 1400 ed il suo passaggio ai Benedettini di Monte Oliveto che la condussero a una nuova prosperità, sino alla soppressione e alla divisione dei beni nel 1807.
Solo negli ultimi anni il complesso monastico, acquisito e restaurato dalla Regione Lazio ed infine affidato all’arcidiocesi di Gaeta, è stato restituito alla sua vocazione originaria.

Tra la bellezza e la storia di un luogo, www.monasterosanmagno.it, consultato il 24/03/2022.

Luogo: Italia - Fondi (LT)

Tipologia: abbazia

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