Ninfeo Bramante

All' inizio del Cinquecento, i Colonna concepirono l' idea di realizzare un giardino nella valle di Soglia, dove avevano proprietà di diretto dominio e dove scorreva il Fossato, fiancheggiante la via pubblica che da Genazzano conduceva fino a Paliano. Nel giardino erano presenti un lago e un Ninfeo. Sono stati infatti individuati quattro gradoni che avrebbero articolato il lago in più specchi d' acqua su tre livelli; il primo si trova all' altezza del Ponticello sul Fossato, a monte del Ninfeo, il secondo e il terzo all' altezza dei fianchi del Ninfeo, il quarto corrisponde alla diga esistente a sud del Ninfeo, nominata nei documenti come Muro Lungo. L' aspetto dell'edificio richiama la tipologia di taluni ambienti termali antichi, quali le Terme di Diocleziano, e anche lo schema di quel che restava della basilica di Massenzio, tanto che tra Seicento e Settecento si venne formando l'idea che si trattasse di un edificio termale antico ("Bagni di Antonino Pio"). L'ideazione del complesso può essere attribuita a Prospero, capitano d'armi, o al fratello cardinale Giovanni, noto umanista, signori di Genazzano dopo il 1481. Giovannoni, nel Novecento, lo giudicò opera di scuola bramantesca. Più recentemente Frommel e Bruschi hanno attribuito con convinzione la progettazione a Bramante stesso.

Luogo: Italia - Genazzano (RM)

Tipologia: ninfeo

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