Grotta di S. Michele a Camigliano

Al termine delle due vie dipartenti da Via S. Maria delle Grotte ed aventi per nome via S. Pietro e via S. Michele si giunge ad una grotta, quasi certamente di origine vulcanica. Questa grotta si apre sul versante Sud del Monte Grande e non lontano da resti murari di quella che un tempo dovette essere la "villa camilliana" di Lucio Paolo Fabato. Di essa sono ancora visibili le tracce di pareti formate da "reticolo romano". Essa è detta "Grotta di S. Michele o di S. Angelo ad Guttam"; di S. Michele perché era il protettore dei Longobardi, di S. Angelo ad Guttam per lo stillicidio di acqua. In questa grotta si vede un altare riparato da un tempietto in muratura, esso è sormontato da un trittico dove nell'anno 1657 furono dipinte varie figure; nella sommità l'immagine della Beatissima Vergine delle Grazie, nella parte sinistra quella di S. Pietro Apostolo. In fondo alla grotta, che si raggiunge tramite dei vecchi scalini in tufo, esistono i resti di un altare pagano.

Luogo: Italia - Camigliano (CE)

Tipologia: grotta dedicata al culto micaelico

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